ASSEMBLEA TEATRO OSPITA
il giovane scrittore VALERIO PIPERATA a Torino e dintorni per presentare il suo romanzo
LE ROCKSTAR NON SONO MORTE Edizioni e/o
2 dicembre, ore 11,00 – Carmagnola, Istituto Baldessano Roccati
3 dicembre, ore 11,00 – Bussoleno Liceo Norberto Rosa
5 dicembre, ore 21,00 – Torino, Circolo dei Lettori
6 dicembre, ore 18,00 – Pinerolo, Libreria Volare
LA SCRITTURA E LA MUSICA ROCK IN ITALIA
“Guarda che ti fa fare la musica, pensai. Può piacerti talmente tanto che anche a 50 anni, quando ormai il tuo contributo l’hai dato, quando ormai fai l’impiegato, l’idraulico, l’assicuratore, ancora ci provi”.
A nemmeno 25 anni Valerio Piperata ha rilanciato il defunto cosiddetto “romanzo rock italiano”. Il suo “Le Rockstar non sono morte”, pubblicato a settembre 2014, è già diventato un nuovo “caso letterario” che nel ventennale della pubblicazione del mitico “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” ha fatto, non a caso, paragonare Valerio Piperata al giovane Enrico Brizzi esordiente.
Infatti entrambi i romanzi sono sguardi dentro l’universo giovanile, i dubbi dell’adolescenza e tanta musica.
Ma se Brizzi inevitabilmente scrive della società anni ’80 e post punk, Piperata tratta dell’oggi attualizzando lo sguardo sul momento che viviamo.
Il libro è la storia di un ragazzo che non sa suonare ma che comunque vuole diventare una rockstar. Dunque un approccio altro con la musica dove l’importante non è saper suonare ma sognare un mare di ragazzine sotto il palco.
Una narrazione bellissima sull’adolescenza e il suo grande mistero: la totale perdita della testa fra le nuvole. La vicenda ci trasporta, oltre che nell’universo della giovane musica, nelle difficoltà ad emergere, nel mondo dei locali che non pagano se non con una cena a base di pasta, ma soprattutto nel mondo di chi, per risolvere la propria crisi, si spaccia per manager super professionale mentre risulta essere un comune cialtrone.
Un libro leggero, molto divertente, che sa descrivere ed entrare in sintonia con tutti quelli che suonano o vorrebbero “mettere su una band”.
“Le Rockstar non sono morte” parla dunque di adolescenza, amicizia, prime cotte, e lo fa in modo delicato, attraverso dialoghi brillanti, capaci sempre di strappare un sorriso, ma su tutto rimane il racconto di come la musica, indipendentemente dal successo di pubblico o commerciale, può mutare il senso già intimo della vita di una persona.
Il rock di cui si fanno paladini i quattro giovani del gruppo descritto da Piperata è diretto, semplice, come lo è il loro linguaggio. Chiunque tra gli adolescenti abbia vissuto o viva l’esperienza di mettere insieme un gruppo per suonare rock conosce dunque quel misto di esaltazione, ostinazione, ansia e frustrazione che colora le giornate e agita le notti, i problemi tecnici, i locali improvvisati, l’acustica tremenda, il pubblico scarso e ostile, o peggio. “Le Rockstar non sono morte” è l’occasione per capire cosa significhi davvero, oggi, la musica per un adolescente, quali siano gli entusiasmi che accende, le alleanze che crea, i luoghi che porta a visitare, i dischi che induce ad ascoltare, insomma, quale sia la differenza che dovrebbe rimarcare rispetto a chi, invece, la musica “non se la fila nemmeno”.
Quattro incontri per raccontare uno scrittore del futuro e confrontarsi sul mondo giovane di oggi.
Nota sull’autore:
Valerio Piperata è nato a Roma nel 1989. È studente di Lingua e letteratura russa alla Sapienza di Roma. Questo è il suo primo romanzo.