Martedì 5 agosto Piazza Jervis a Villar Pellice era colma di oltre 400 persone in occasione dello spettacolo TRE STORIE DI RESISTENZA, omaggio a Willy Jervis e ai partigiani caduti il 5 agosto 1944.
Valeria Tron, cantautrice originaria delle Valli Valdesi che scrive e canta in lingua patois, ha scritto per l’occasione un testo inedito, cantato per la prima volta sotto l’olmo che sovrasta la lapide ai caduti, e che qui di seguito Vi offriamo.
* Il testo nasce in lingua, lo traduciamo in italiano perchè sia comprensibile al più vasto pubblico possibile
Non mi rimane che una manciata di strade e piazze gioiose di bambini che, come chiodi appuntiti , han riempito di risa le rugiade…
Suona l’armonia a bocca, col fiato rotto, quasi soffocato, dalla cintura che ho appesa al collo, di cuoio robusto che vi regalerò.
Nessuna parola, solo il silenzio di un torrente o della neve fresca… Di quel mistero che sa dire tutto, senza parole.
Il mio villaggio è la terra calda, che il sole invita alle danze, ricordo il candore dei matrimoni, con gli occhi gonfi di Poco e Ancora…
Una mano dolce di carezze, con coraggio l’alza al cielo, 5 lacrime giovani, che fan 5 stelle, che fan 5 vedove a rischiarare le notti…
Le hanno appese come stracci lisi, come altalene le han fatte dondolare, a cinque alberi di ferro, che sono croci da pagare…
Io pago senza ori e senza bandiere, pago oggi col cuore orgoglioso, pago senza moneta e senza rabbia, perché tu non debba mangiar pane nero.
Io pago alla vita che mi spettava, pago un prezzo troppo alto senza rimpianto. Nessuna parola…
Oggi.
Vorrei i silenzi del torrente giocoso e della neve fresca… “
Valeria Tron