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Fondazione Sipario Toscana
CUORE BUIO
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Africa, un paese qualunque. Una guerra come ce ne sono tante. Lazaro e Marabù sono due ragazzi, non hanno casa, non hanno famiglia, non hanno niente. Anche loro, come tanti altri, per salvarsi devono accettare l’arruolamento forzato. Trasformare un bambino in soldato è semplice, bastano poche ore di addestramento per imparare tutto ciò che si deve sapere per uccidere. Insieme, Lazaro e Marabù imparano a combattere, imparano ad uccidere e a morire di dolore. La storia di Lazaro e Marabù svela il complesso fenomeno dei bambini soldato e più in generale si propone di lanciare un grido contro ogni forma di sfruttamento e abuso dell’infanzia.
in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia |
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ASSEMBLEA TEATRO
Mas de mil jueves
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Cavallerizza Reale – Manica Corta, ore 11.00
(PIU’ DI MILLE GIOVEDI’ in lingua spagnola)
Interpretar una de las Madres de Mayo no es fácil. Es demasiado cruel el drama de estas mujeres que han visto como les arrancaban de su lado a sus hijos sin que nunca más volvieran a aparecer. Que no han dejado una huella, una señal, una tumba sobre la que llorar. Y demasiado vivo está aquel drama que implica no sólo a aquellas mujeres, no sólo a un país, sino a toda la conciencia del mundo civil, que no puede fingir que se trate solamente de una historia de locura común. Demasiadas son las implicaciones que atan de pies y manos Instituciones y Gobiernos como responsables. Todo esto y mucho más es Más de mil jueves |
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Marta Cuscunà
E’ BELLO VIVERE LIBERI!*
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Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. Ondina partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d’Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all’occupazione fascista dei territori Jugoslavi. La sua vicenda è stravolta bruscamente nel ‘43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell’incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l’unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!
* spettacolo vincitore del premio Ustica 2009
in occasione della Giornata della Memoria |
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Assemblea Teatro
L’ALBERO DI ANNA
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Anne era una ragazzina che come tanti altri ebrei fu costretta a nascondersi dai nazisti. Venne però scoperta con la sua famiglia e trasportata nei campi di concentramento. Ad Auschwitz si ammalò di tifo. Morì insieme alla sorella Margot a Bergen Belsen.L’unico a rimanere in vita fu il padre che con alcuni amici, che avevano aiutato la famiglia a nascondersi, riuscì a mettere insieme tutti gli appunti di vita di Anne. Nel 1947 venne così pubblicato “Il diario di Anna Frank”. In quelle pagine si racconta dell’enorme ippocastano vecchio di oltre 150 anni, cresciuto nel giardino di una casa sul canal Keizersgracht sui cui si affaccia l’alloggio segreto in cui si nascose la famiglia Frank. Amorevolmente descritto dalla piccola nel diario, rischia adesso di essere abbattuto perché molto malato.
in occasione della Giornata della Memoria |
8/9/22/28 febbraio e 2 marzo 2011
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Assemblea Teatro
LA COSTITUZIONE IN DIECI COLORI
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“Cos’è la Costituzione? Perché la Costituzione è un testo importante? E’ noioso leggere la Costituzione con la propria mamma? O si può scoprire che non solo è utile ma anche divertente? Andrea è un giovane adolescente e deve leggerlo per “compito a casa”. Lo fa... e non lo fa! Un po’ legge… e un po’ ascolta musica a tutto volume. Finché rientra a casa “mà” e allora tutto cambia. Prima si abbassa il volume, poi si ricomincia a leggere ma anche a parlare, a fare esempi, a discutere, a confrontarsi. Insomma, con mamma la Costituzione diventa un testo vivo e interessante! Le parole diventano colori per disegnare i malanni o i potenziali della società e del mondo che gira attorno. Insieme, mamma e Andrea, scoprono quanto la Costituzione, ancora oggi, a sessant’anni dalla sua scrittura, sia un testo assolutamente “vivo”.
fascia d’età: 8 -14 anni |
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Assemblea Teatro
L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO
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Quattrocento anni or sono, nel 1600, Giordano Bruno filosofo di fama europea venne arso come eretico. Per quasi tre secoli la sua memoria appartenne a pochi fino a quando fu riscoperto dall’Italia risorgimentale e trasformato in un martire. La sua vita mescola come poche altre tragicità e grandezza. Come pensatore anticipò molti aspetti della scienza moderna e fu travolto dal suo amore per il sapere e dall’odio contro ogni dogmatismo. Questa rielaborazione si avvale sia degli atti del processo, sia di ciò che Bruno stesso scrive nelle suo opere. Certe sue trattazioni metafisiche e filosofiche provocano un senso di vertigine, altre destano orrore perché rivelano le sevizie e le torture cui andavano incontro le vittime dell’Inquisizione.
in occasione della ricorrenza del 17 febbraio 1600
data in cui Giordano Bruno fu arso vivo |
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Scarlattine Teatro
LE OMBRE DELLA LOTTA
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Un percorso nell’Italia del Risorgimento, per mettere in luce, regione dopo regione, il contributo che in prima persona molte donne hanno dato alle lotte di indipendenza,mettendo a repentaglio la propria libertà, se non addirittura la vita. Giulia di Barolo, Clara Maffei e Laura Solero Mantegazza, Colomba Antonetti Porzi, Giuseppa Bolognara detta Peppa ‘a cannoniera, sono alcuni dei personaggi che accompagnano lo spettatore in un viaggio che ripercorre le “rivoluzioni mancate” della Storia, spaziando dai salotti politici alla strada.
in occasione della ricorrenza del 4 marzo 1848.
Carlo Alberto concede lo Statuto esteso nel 1861 al Regno d’Italia. |
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ASSEMBLEA TEATRO
Mas de mil jueves
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in occasione della ricorrenza del 24 marzo 1976, anno del golpe militare in Argentina
(PIU’ DI MILLE GIOVEDI’ in lingua spagnola)
Interpretar una de las Madres de Mayo no es fácil. Es demasiado cruel el drama de estas mujeres que han visto como les arrancaban de su lado a sus hijos sin que nunca más volvieran a aparecer. Que no han dejado una huella, una señal, una tumba sobre la que llorar. Y demasiado vivo está aquel drama que implica no sólo a aquellas mujeres, no sólo a un país, sino a toda la conciencia del mundo civil, que no puede fingir que se trate solamente de una historia de locura común. Demasiadas son las implicaciones que atan de pies y manos Instituciones y Gobiernos como responsables. Todo esto y mucho más es Más de mil jueves
Rassegna TEATRO EN ESPAÑOL |
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Assemblea Teatro
PIU’ DI MILLE GIOVEDI’
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Lo spettacolo che da dieci anni è sulla scena sia nazionale che internazionale è tratto da “Le irregolari”, libro giustamente famoso di Massimo Carlotto. La storia delle Madres de Plaza de Mayo è una ferita tuttora aperta che obbliga alla ricerca della verità e della giustizia. Troppo crudele è il dolore di queste donne a cui sono stati strappati figli, mai più riapparsi. Ancora vivo il dramma che coinvolge non solo quelle donne, non solo un paese, ma la coscienza del mondo civile, che non può fingere che si tratti di una storia di ordinaria follia. Troppe le implicazioni che inchiodano Istituzioni, Governi, la stessa Chiesa Cattolica alle loro responsabilità. Tutto questo e molto altro è Più di mille giovedì.
in occasione della ricorrenza del 24 marzo 1976,
anno del golpe militare in Argentina |
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Assemblea Teatro
VOCI DI LUOGHI E MEMORIA
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Racconti dei resistenti che dopo l’armistizio dell’8 settembre scelsero le valli alpine come rifugio per organizzare la lotta di liberazione. Parole e musica, attori affiancati a note. Nuovamente la scelta artistica proposta dalla compagnia sarà anche quella di affidare i racconti di giovani partigiani ad un giovane attore, per rammentare che se oggi i rappresentanti di quella stagione sono ottantenni, allora a quindici/vent’anni si poteva essere tra le file di chi risaliva le montagne per combattere. Per parlare di resistenza ci si affida ai diari di eroi “sconosciuti” - da Poluccio Favout a Lucilla Jervis, a Emanuele Bottazzi - che terminata la lotta tornarono alle loro vite, spesso in modesto silenzio, per ricominciare. Una memoria necessaria per capire le origini della nostra odierna libertà.
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